Cristina De Benedittis – Filosofia
Non esiste felicità assoluta, esistono istanti che si avvicinano o rispecchiano totalmente la nostra idea di felicità.
Non esiste felicità assoluta, esistono istanti che si avvicinano o rispecchiano totalmente la nostra idea di felicità.
La vita è una scacchiera sulla quale facciamo mosse giuste che ci gratificano e sbagliate che ci penalizzano.
“Parole al vento” parole che scorrono come tacito polline al vento. Tempo dopo potrà forse germogliare qualcosa, ma solo da pochissime spore. Il resto si perde nel vuoto.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Bisogna eseguire correttamente i kata, essi sono differenti dal combattimento.
Il massimo che si potrebbe ottenere in questa società è essere diversi tra tanti uguali.
Abbiamo tutti lo stesso numero di secondi, distribuiti nelle 24 ore giornaliere che ci sono concesse (anche se non mi piace misurare il tempo). Il tempo è relativo, c’è chi ne ha di più e chi ne ha di meno. Tutto dipende da come uno lo usa o lo spreca.