Cristina De Panfilis – Acqua
L’acqua, la mia vita, ciò che mi fa sognare… scorre nel mare, scorre nei fiumi, scorre nelle mie vene.
L’acqua, la mia vita, ciò che mi fa sognare… scorre nel mare, scorre nei fiumi, scorre nelle mie vene.
Devo cominciare ad amare chi mi ama.
Hai mai guardato un torrente che si fa strada per arrivare al mare?L’acqua ha due…
Tu che mi sentivi. Tu che mi hai sentito. Perché non canti più per me. Siamo così distanti. Eppure il mio grido ti arrivava. Lo sentivo dentro di te. Ora è un eco che si disperde nello spazio tempo. E io danzo e canto ancora per te. Vorrei che mi toccassi ed esplodessi nella mia scatola di cartone. Anche le stelle ci provano. Tentano in ogni momento. Poi muoiono. Ma non smettono. Non desiderano altro. Puoi biasimarle. Ti scaldano e ti illuminano, ti illuminano e ti scaldano. E tu le ami. La sete ti sfinisce. Perché non ti disseti. Una brocca d’acqua nell’oceano. Ti acceca come un faro nel nero buio. Cammini sulle orme della gente che fu. Il sole non le tocca. E sono gelide e buie come una caverna di ghiaccio. È una lingua dura e secca. Ma sente ancora il sapore dell’acqua.
Amo il mare, cerco la sua presenza. Lui è come me profondo, calmo, tempestoso.
L’acqua è come l’artista: evanescente, trasparente, gorgogliante, ghiaccia e bollente, toccabile, accarezzabile, coccolabile ma imprendibile….
E si è come l’acqua, spesso, liquidi ed inconsistenti, ma tanto potenti da farsi corso e varco, scalfire e sgretolare rocce calcaree, raggiungere sponde frastagliate e confondersi in un mare sconfinato.