Cristina Vitellaro – Internet
Potrai essere colto quanto vuoi, sapiente più di Dio, ma se non hai Google Traduttore che ti permette di comunicarlo al mondo intero, dubito riuscirai ad apparire nei libri di storia.
Potrai essere colto quanto vuoi, sapiente più di Dio, ma se non hai Google Traduttore che ti permette di comunicarlo al mondo intero, dubito riuscirai ad apparire nei libri di storia.
Ho appena visto un video su internet dove parlano di un evento privato di una persona che sinceramente non mi piace, ma nonostante questo penso che sia una malvagità esporre e godere il suo dolore. Mantenere i propri principi o ideali non significa sputare schifezze su ideali differenti per dimostrare che sono peggiori, perché, oltre che abbassarsi a un livello inferiore, risultano i propri ideali deboli. I miei principi, i miei ideali non hanno bisogno del dolore altrui, né delle sporche soddisfazioni… Sono saldi e so che sono validi anche da soli, senza dimostrazioni.
Amo PensieriParole, perché rispetta i diritti d’autore. Mi colpisce Facebook, perché si appropriano dei pensieri altrui come se ci considerassero tutti copywriter; non supporto gli #hashtag di Twitter, perché usano quello “style short form” che mi ricorda i bigliettini che si usavano a scuola per copiare.
I social network sono strumenti che a seconda l’uso che se ne fa, possono essere nocivi alla persona come alla società. È pur vero che facilita la relazione tra persone, bisogno primario di ogni uomo. Siamo vicini ma navighiamo lontano. Siamo gomito a gomito e chattiamo… Questo andar dietro le apparenze perdendo di vista l’essenziale esisteva anche prima dell’avvento di internet nelle nostre case. Ma un tempo c’era più pudore e meno esibizionismo. Oggi, invece, nella rete che ci ha agguantati, incombe una minaccia: la noia.
Esiste sicuramente una parte di internettiani che a mio avviso è sottoacculturata e che secondo me occupa la maggior parte del blog di Grillo.
A volte la gente mi dice che sono sbagliata e che lo è anche quel che faccio. In un primo momento non dico nulla, ma dopo, pensandoci su, rispondo: “sì, avete ragione”, e continuo a camminare lungo la mia strada sbagliata, ma verso il luogo giusto a cui penso di appartenere.
Internet crea solitudini pazzesche.