Cynthia Badini – Vita
Lei è fragile e non capisce che combattere non è solo su un ring, nella vita si combatte ad ogni angolo ogni singolo giorno!
Lei è fragile e non capisce che combattere non è solo su un ring, nella vita si combatte ad ogni angolo ogni singolo giorno!
Si sente insignificante solo colui che non ha autostima, o è in preda alla disperazione.
La vita non è altro che un miserabile alternarsi di fasi fintamente felici e altre fasi tristemente solitarie. L’importante è non confonderle.
A volte piangere sembra inutile, ma spesso con le lacrime si spiega ciò che con le parole non si riesce a spiegare!
L’ambizione fa vivere, ma consuma pure; forse, tiene troppo accesa un’esistenza che dovrebbe scorrere in maniera più fluida e naturale, come un fiume. Ma, in fin dei conti, tutto ciò che ci tiene in vita, al tempo stesso, ci logora giorno dopo giorno.
Ad un tratto sparisci e torni quando vuoi, sempre la stessa storia; come se fossi il sole.
Quanti giorni si sprecano in gioventù, incoscientemente si pensa di essere eterni. Non si riflette sulla morte, si pensa “è troppo lontana la morte”, “c’è tempo”, “ci sono speranze e sogni da realizzare, amori da vivere”, “c’è tempo!” I giorni passano, alcuni inutilmente ed i sogni e le speranze man mano sono soffocati da problemi da risolvere dai dolori o dalle malattie. Nel dolore si apprende un’infinità di cose, tutto questo, però può non Impedire di pensare a quanti errori si poteva evitare, a quante altre strade si potevano percorrere, ai giorni trascorsi pensando al futuro facendosi sfuggire il presente. Si vivono attimi di felicità intensi nei sogni e nelle speranze avverate o quando l’amore, forse breve, fa capolino. Ci si ritrova con i capelli imbiancati, e si pensa “non c’è più tempo, non c’è futuro!” Ormai lo hai imparato che bisogna ora, vivere il presente!
Si sente insignificante solo colui che non ha autostima, o è in preda alla disperazione.
La vita non è altro che un miserabile alternarsi di fasi fintamente felici e altre fasi tristemente solitarie. L’importante è non confonderle.
A volte piangere sembra inutile, ma spesso con le lacrime si spiega ciò che con le parole non si riesce a spiegare!
L’ambizione fa vivere, ma consuma pure; forse, tiene troppo accesa un’esistenza che dovrebbe scorrere in maniera più fluida e naturale, come un fiume. Ma, in fin dei conti, tutto ciò che ci tiene in vita, al tempo stesso, ci logora giorno dopo giorno.
Ad un tratto sparisci e torni quando vuoi, sempre la stessa storia; come se fossi il sole.
Quanti giorni si sprecano in gioventù, incoscientemente si pensa di essere eterni. Non si riflette sulla morte, si pensa “è troppo lontana la morte”, “c’è tempo”, “ci sono speranze e sogni da realizzare, amori da vivere”, “c’è tempo!” I giorni passano, alcuni inutilmente ed i sogni e le speranze man mano sono soffocati da problemi da risolvere dai dolori o dalle malattie. Nel dolore si apprende un’infinità di cose, tutto questo, però può non Impedire di pensare a quanti errori si poteva evitare, a quante altre strade si potevano percorrere, ai giorni trascorsi pensando al futuro facendosi sfuggire il presente. Si vivono attimi di felicità intensi nei sogni e nelle speranze avverate o quando l’amore, forse breve, fa capolino. Ci si ritrova con i capelli imbiancati, e si pensa “non c’è più tempo, non c’è futuro!” Ormai lo hai imparato che bisogna ora, vivere il presente!
Si sente insignificante solo colui che non ha autostima, o è in preda alla disperazione.
La vita non è altro che un miserabile alternarsi di fasi fintamente felici e altre fasi tristemente solitarie. L’importante è non confonderle.
A volte piangere sembra inutile, ma spesso con le lacrime si spiega ciò che con le parole non si riesce a spiegare!
L’ambizione fa vivere, ma consuma pure; forse, tiene troppo accesa un’esistenza che dovrebbe scorrere in maniera più fluida e naturale, come un fiume. Ma, in fin dei conti, tutto ciò che ci tiene in vita, al tempo stesso, ci logora giorno dopo giorno.
Ad un tratto sparisci e torni quando vuoi, sempre la stessa storia; come se fossi il sole.
Quanti giorni si sprecano in gioventù, incoscientemente si pensa di essere eterni. Non si riflette sulla morte, si pensa “è troppo lontana la morte”, “c’è tempo”, “ci sono speranze e sogni da realizzare, amori da vivere”, “c’è tempo!” I giorni passano, alcuni inutilmente ed i sogni e le speranze man mano sono soffocati da problemi da risolvere dai dolori o dalle malattie. Nel dolore si apprende un’infinità di cose, tutto questo, però può non Impedire di pensare a quanti errori si poteva evitare, a quante altre strade si potevano percorrere, ai giorni trascorsi pensando al futuro facendosi sfuggire il presente. Si vivono attimi di felicità intensi nei sogni e nelle speranze avverate o quando l’amore, forse breve, fa capolino. Ci si ritrova con i capelli imbiancati, e si pensa “non c’è più tempo, non c’è futuro!” Ormai lo hai imparato che bisogna ora, vivere il presente!