Cyril Vernon Connolly – Ricordi
I nostri ricordi sono indici d’archivio che vengono consultati e poi rimessi a posto in disordine da autorità che noi non controlliamo.
I nostri ricordi sono indici d’archivio che vengono consultati e poi rimessi a posto in disordine da autorità che noi non controlliamo.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Guardare senza vedere è come sognare senza ricordare.
Alla panchina ho trovato pensieri e ricordi, un frammento di universo che mi ha mostrato che tutto ciò che pensavo riguardo al mondo e a lei era sbagliato, mi ha mostrato che non capivo, che avevo paura, avevo paura dell’amore e cercavo di nasconderlo dietro una recita, quando in realtà avrei potuto esprimerlo semplicemente essendo me stesso. Alla panchina ho trovato il destino e seppur dolore coli dai miei occhi non provo né paura né rassegnazione. Un bagliore lontano mi conduce poiché non tutti coloro che vagano sono smarriti. Il sole di luglio è andato e splende alle mie spalle, ma nella via del dolore troverò la mia torre nera. E forse un giorno troverò oltre il velo di questo mondo un cuore vero da chiamare casa.
Il tempo che riesce a scalfire anche la pietra più dura non potrà mai cancellare i dolci ricordi d’amore.
I ricordi che abbiamo dentro di noi sono il modo più riuscito per narrare le nostre vite.
Ricordi… una parola molto lontana dal presente.