Dan Brown – Libri
I segreti più impenetrabili sono nascosti in bella vista.
I segreti più impenetrabili sono nascosti in bella vista.
Libro originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare.
Scriva tutto ciò che sente. Lo tiri fuori dall’anima, lo metta sulla carta e poi lo butti via. Dice la leggenda che il fiume Piedra è talmente freddo che tutto ciò che vi cade – foglie, insetti, piume – si trasforma in pietra. Chissà se non sarebbe una buona idea buttare nelle sue acque anche la sofferenza.(da “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”)
Voglio comprare una scatola, di quelle di cartone rigido coi disegni dei fiori sopra. Grande, grandissima, per metterci dentro le cose che da quest’anno non userò più. Perché mi sento un po’ più grande. Sono tante, quelle cose. Per esempio le Bratz, le Winx, i libri di Lupo Alberto, le magliette di Pinko Pallino che mia mamma mi comprava sempre anche se a me facevano rabbia, i diari segreti quelli col lucchettino che ho riempito di adesivi e scrittine varie, i libri di Geronimo Stilton, i dvd dei cartoni animati, le foto delle elementari, il calendario con la mia faccia di quando avevo cinque anni, vestita da Carnevale, bruttissima, la scatola con le perline per fare i braccialetti, il matitone di plastica delle Bratz, l’astuccio con le matite di cera, i cerchietti per i capelli coi fiori di plastica. Tutto quello che ora mi sembra inutile. Anche se ho quasi quattordici anni! Mi sento diversa da quando quelle cose mi sembravano tutto.
Spesso dicevo che la vita era uno schifo.Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: “La mia vita è uno schifo”.Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla.Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch’io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c’è niente che si possa fare.Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile.Fortuna che poi ho cambiato idea.Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni.Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà?Alla seconda sera in cui mi sono risposto: “Niente”, ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.
In generale gli scrittori sono convinti di essere letti da Dio.
Tutti ci inventiamo contorte soluzioni per giungere a un compromesso con la nostra coscienza, che ci permetta di sopravvivere con pochi sensi di colpa.C’è chi fa lo zerbino, chi il domatore, chi fugge, chi tiene i piedi in due staffe, chi si crea un’altra realtà e chi crede ancora a Babbo Natale.