Dan Gillmor – Libri
I miei lettori, collettivamente, ne sanno più di me.
I miei lettori, collettivamente, ne sanno più di me.
Molti scrittori si raccontano meno di quanto non si ripetano.
La chiave delle interpretazioni sarà scoperta quando sarà giunto il momento di dissipare l’ignoranza.
Voi, dottor Atterdel, non capite niente di uomini e di padri e di figli, niente. E perciò io vi credo. La verità è sempre disumana. Come voi. Io so che non vi sbagliate. Ho pena di voi, ma le vostre parole le ammiro.
Quando sono con altra gente (mi è venuto in mente stasera, mentre facevo il bagno a mio figlio) – non importa se estranei o molto vicini – c’è un pensiero che non mi abbandona: sanno tutti fare con naturalezza ciò di cui io mi sento assolutamente incapace: mettere radici.
Ricordo che pensai che erano i passi più difficili che nessuno avesse mai intrapreso, ma erano soprattutto i passi dell’amore…
Un vecchio libro ingiallito racconta quante mani hanno toccato il suo sapere.