Daniel Pennac – Libri
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Io ti verrò a cercare. Lo sai che lo farò. Ma la domanda è: Tu faresti lo stesso con me? È questo che devi capire. Perché un giorno la smetterò di inseguirti.
Sapeva che qualsiasi uomo avesse amato, in lui avrebbe cercato il sapore di Thomas.
L’uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire.
Mi concentrai sulla bocca di Monsieur le C., sul suo vezzo di incresparla deliziosamente quando suonava un allegro. Che mani abili e leggere, sembravano uccelli! E il pizzicato! Le corde del mio cuore vibravano. Creare suoni così celestiali, stati d’animo così intensi, possedere il potere di innalzare lo spirito, c’era da stupirsi se aveva scatenato la mia passione? Col cuore in tumulto, la medesima condizione in cui ti trovi tu adesso, mi domandai se non stesse per sbocciare l’amore. Non sapevo come riconoscerlo. Faceva palpitare di emozione oppure donava una profonda calma interiore? La seconda ipotesi mi pareva stantia come un formaggio troppo stagionato. Preferivo l’immagine di ali palpitanti e, durante Mozart la mia mente inseguì un incatevole volo di uccelli. (da “La ragazza in blu”)
Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
Restava solo una persona. In realtà era sempre stata l’unica.