Daniela Aspa – Anima
Cerco di volare sempre più in alto. Detesto le abitudini, perché credo che a piccoli passi conducano verso la morte.
Cerco di volare sempre più in alto. Detesto le abitudini, perché credo che a piccoli passi conducano verso la morte.
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Se è vero che abbiamo l’anima, quella di chi è felice si deve allargare e allungare e viene fuori dal corpo come un elastico e rimanere così fuori perché ha tante cose da provare, tanti sentimenti da accarezzare e tante voci da ascoltare. Si fa amare e si fa coccolare come i bambini viziati ed è anche parecchio egoista perché sa che non potrà starci in eterno là fuori a godersi quel cielo e quelle nuove e quel colore che pochi sanno chiamare con il nome giusto, il nome giusto per un colore. Il nome giusto per un viso, per due occhi e per un sorriso. Solo quello conta. Un elastico prima e poi deve tornare.
A volte mi capita di giocare con un’idea, vaga all’inizio, poi sempre più consistente. Cerco sempre di vedere se è un’equazione valida, se esiste nella matematica. Quando una legge da ragione a quello che pensavo, il mio pensiero diviene secondario, di poca importanza, perché quello che conta è la legge. Se dopo i festeggiamenti che Dio sta tenendo con i suoi angeli per la riuscita duplicazione di luce universale… se quell’Essere superiore a Dio che Dio invidiava lo raggiungesse, non troverebbe anima viva. Perché Dio si sarà consumato nel fuoco della sua avidità e della sua corruzione, che voleva per qualcun altro solo perché la verità non era di suo gradimento. L’inversione della legge peggiorerà la sua situazione e il punto critico dell’atomo, proprio per questo modo colpito… e affondato due volte, da una parte e dall’altra. Dio contro Dio, una bella lotta. Sinceramente, mi diverte. E non me ne importa. Il destino è portentoso, anche se una perdita, perpetrata da Dio per attribuirsi maggiore spirito e oro con la morte, lascia un segno indelebile nell’anima. Se me ne importasse, farei la stessa fine di Dio e degli angeli. E lo sa l’Onnipotente chi ci sarà dove Egli adesso siede, quando ci arriverò io? Nessuno.
Le anime affini benché distanti percorrono il cammino che li condurrà sul perenne sentiero dell’amore!
Il silenzio è l’ultimo sforzo dell’anima ricolma, che non può più dire nulla.
La mia migliore amica? La mia anima. Siamo inseparabili, irremovibili, a ogni mio errore mi parla, mi scuote e mi tormenta, fino a quando… un bagliore, una luce mi desterà dal torpore, che soffoca e annichilisce. Asciuga le mie lacrime, accarezza il mio cuore. È il respiro che mi riconduce sulla retta via. Piccolo anelito di soave e autentica amicizia che alberghi in me. “Mio soffio di vita”