Daniela Husar – Arte
Bisogna tingere il pennello nel proprio cuore per poi disegnare il capolavoro della propria vita.
Bisogna tingere il pennello nel proprio cuore per poi disegnare il capolavoro della propria vita.
L’Uomo delle Catene, era un uomo evoluto, e sulla terra era venuto per dare all’uomo antico il suo aiuto, ma oggi ahimè abbiamo il suo ricordo perduto.
La mediocrità incombe. Addio alla genialità, scomoda e pericolosa.
L’arte è la massima espressione del finito che si perde nell’infinito.
Mi dissero che il trucco è trovare un sentimento e lasciare che esso ti pervada, sino a quando non c’è più bisogno di pensare a cosa scrivere. Ciò che ho trovato mi spaventa tutt’ora. Mi spaventa quel senso di vuoto e passività che deriva dal dolore, quella voglia di arrendersi che segue la consapevolezza che la vita è quel che è e niente di più. Ma ciò che mi spaventa ancora di più è la prospettiva che il dolore sia realmente il mio sentimento guida. Non c’è cosa che temo di più.
Tutta la produzione artistica è il prodotto del lavoro dell’intera creatura vivente, corpo e anima,…
Creo ogni volta che la vita mi annienta, ho urgentemente bisogno di far emergere la bellezza.