Daniela Husar – Stati d’Animo
E se ogni tanto sentiamo il peso del dolore e solo perché non abbiamo abbastanza forza per lasciare spazio alla serenità.
E se ogni tanto sentiamo il peso del dolore e solo perché non abbiamo abbastanza forza per lasciare spazio alla serenità.
Dopo tante batoste non permetti più che qualcuno ti ferisca e riponi le speranze solo in te. Alzi un muro invalicabile che ti isoli dal dolore, marcando il tuo confine tra vita e sogni infranti.
Più mi guardo attorno e più mi accorgo che la gente è pazza!
I giorni di settembre sono, fino all’ultimo meriggio, ariose e melodiose strofe classiche che all’avvicinarsi della notte diventano troppo buiosamente romantiche.
C’è sempre un punto del nostro corpo dove il dolore si sente di meno; davanti ad un fallimento, una sconfitta: concentriamo la nostra attenzione nel nostro interno, sempre più giù, giù ancora per ritrovare quel punto fisico meno doloroso, è lì dove dobbiamo posare delicatamente le nostre ferite, in modo di sentire meno dolore, e riprendere ancora a vivere.
Non sopporto quelle persone che parlano di me continuamente e mentre lo fanno ribadiscono che io non sono “niente”. Poveri illusi, convinti di conoscere la mia vita, i miei pensieri e come mi sento.
Essere incompresi è la peggiore forma di solitudine.