Daniela Messina – Destino
Perché ci sia il sereno è necessario che prima ci sia la tempesta. Tu sei stato il mio caos. Dopo di te il sereno.
Perché ci sia il sereno è necessario che prima ci sia la tempesta. Tu sei stato il mio caos. Dopo di te il sereno.
La Vita regala, la Morte sottrae.
Ogni pallottola ha il suo bersaglio.
Il Futuro avanza inesorabile, tutto cambia, tutto passa;Il Tempo scivola via dalle nostre dita come un soffio leggero, niente rimane come prima, la Vita, l’Amore, la Morte…Il Tempo impedisce di Vivere a chi lo desidera ancora, ma tutto è finito, niente tornerà come prima, e Tu, giovane Vita spezzata, non avrai più Tempo, ma l’Infinito davanti a te…Vivi ora.
Nessuno può cambiare il destino. È già scritto, e stampato. Possiamo sbatterci la testa, possiamo passare giorni mesi a pensare ripensare che non doveva andare così. Possiamo scervellarci e dannarci l’anima ma ciò che è scritto non si può cambiare. Ne si può tornare indietro. Ma devo ammettere che; molte volte la conseguenza del nostro agire, delle nostre mancanze, dei nostri silenzi, ci si rivolta contro e inevitabilmente forma quella che è la nostra vita, formando così un destino, tra virgolette che molte volte non ci piace che non accettiamo.
L’uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.
Sì, una desolata panchina accoglie avidamente il mio corpo come a voler sottrarre il calore che lo ha invaso e non accarezzato… il piacere di una sigaretta, illusione di diletto, cerco di sfuggire dai punzecchi della pioggia che, agile e prepotente schiva le fronde di un triste pino.Mi sono chiesto da sempre perché funesto appare il luogo dei pini, forse a voler celare il vento che, sempre sfigura ogni tormento, ma in paradiso non c’è condizione se non l’umana commiserazione di buoni e cattivi lì giunti per miseri destini.