Daniele De Patre – Desiderio
Voler male all’altro, godere del male dell’altro; proviamo a non dare questa “soddisfazione” all’altro.
Voler male all’altro, godere del male dell’altro; proviamo a non dare questa “soddisfazione” all’altro.
“E cosa avresti desiderato?” chiesi piena di dubbi “tu puoi avere tutto.””Ho desiderato te.” E il suo sorriso si spense. “Non ne avevo il diritto ma ho allungato la mano e ti ho presa ugualmente. E ora, guardati cosa sei diventata! Stai cercando di sedurre un vampiro.” Scosse la testa con finto orrore.”Non è peccato desiderare ciò che è già tuo, lo sai. E poi, pensavo fossi preoccupato per la mia virtù.””Lo sono. Se per me è troppo tardi… Bè andrei all’inferno, e dico sul serio, pur di impedire che ci finisca tu.””Non puoi lasciarmi andare in un posto in cui tu non ci sarai.” dissi “Per me quello è l’inferno. Comunque, c’è una soluzione anche a questo: che ne dici di diventare immortali?”
A volte il mio desiderio di essere amata è così immenso che non mi importa quanto dovrò pagare in seguito.
Percorro mille strade ma non mi porta lì dove è il mio cuore e le luci della città sento il profumo della mia casa dov’è la mia casa, dov’è il mio cuore e cammino cammino ma non trovo la mia casa ma so che ritornerò dove è il mio cuore voglio andare a casa, cerco di tornare a casa dove ho lasciato il mio cuore.
Il suo corpo era un arazzo appeso alle pareti del mio desiderio.
Mani che stringono. Sguardi che scaldano. Noi, brividi d’infinito!
Scendi con me nella mia anima… vale la pena ascoltarla.