Daniele De Patre – Ricordi
Pensò quanto fosse importante camminare sulla “sabbia”. Tornò a ritroso, riconobbe i suoi passi, capì quanta e quale strada aveva percorso.
Pensò quanto fosse importante camminare sulla “sabbia”. Tornò a ritroso, riconobbe i suoi passi, capì quanta e quale strada aveva percorso.
Ci preoccupiamo talmente tanto dei giudizi degli uomini, che stiamo dimenticando l’unico che conta: quello Divino!
Anche i traumi del passato rientrano nei ricordi, è pur sempre un emozione che ti fa sentire nonostante tutto, vivo nel presente.
La vita è come un libro. Inizi sfogliando una pagina, non sapendo cosa ti aspetta in quella successiva. Man mano vai avanti, ma non sai come finirà. L’importante è arrivare al termine del libro, e rileggere col pensiero ciò che si è lasciato dietro. A quel punto, non dovrai fare più nulla: il libro si chiuderà da sé.
Vorrei un gigantesco tasto “rewind”… così da poter rivivere all’infinito, alcuni attimi di questa mia vita.
Come? Siamo tutti sulla stessa barca? No! Voglio scendere, proseguo a nuoto.
C’è chi fa tanto rumore, senza far nulla. Meglio il silenzio.