Daniele De Patre – Vita
“Chissà, forse, si vedrà”; preferisco si o no. 40,50,60; preferisco 0 oppure 100. Giallo, verde, rosso; preferisco bianco o nero. Soprattutto il nero.
“Chissà, forse, si vedrà”; preferisco si o no. 40,50,60; preferisco 0 oppure 100. Giallo, verde, rosso; preferisco bianco o nero. Soprattutto il nero.
Nulla avrà mai una fine assoluta. Tra le viscere resterà sempre un coccio di quel rapporto consumato male, anche quando poi male non farà più.
Capirai che la vita è un libro pieno di domande, e che le risposte si possono trovare soltanto attraverso l’esperienza.
Bisogna ricordarsi del passato ma non al punto che esso viva nel presente così da condizionare poi il futuro.
Qual è il concetto di vita?Non c’è un significato: come gli animali siamo cellule attaccate che per caso sviluppano la senzienza.La morte non esiste, si tratta solo di invecchiamento delle molecole che si decompongono col tempo senza rigenerarsi perché non più in grado di farlo.La morte puo essere anche immaginata come un sonno dagli atei e come un passaggio all’immortalità per i fedeli.Ma se ci pensate… potrebbe esserci dopo la “morte” un inferno ininito… cosa fare in questo caso?La vita non ha un significato perché non esiste, ma poiché siamo in grado di soffrire e di godere, perché non optare per la seconda chance?Perché vivere una “vita” di sofferenza se poi ci sarà un inferno infinito?
Pensieri Assassini dell’innocenza scolpitiNella luce della mente VersatiSotto lo scoglio del fitto silenzioArmati nel bianco lucido pesoSprofondati nella pungente crostaDi Vivere e Vivere per forza.
La mia vita è come sbucciare una cipolla: le tolgo ogni strato, mi spoglio di ogni illusione, poi continuo a tagliarla, sperando che man mano che si assottiglia, troverò uno scrigno, il cuore delle cose: l’autenticità. Ed ho tanta paura che mi scompaia dalle dita, così, all’improvviso.