Daniele Oliva – Musica
Io non so suonare il piano, ma dammi sette note ed io le trasformerò in musica.
Io non so suonare il piano, ma dammi sette note ed io le trasformerò in musica.
Volerò nel cielo di sentimenti tra i raggi luminosi di gioia, la musica che mi mette le ali e lassù in quel magnifico cielo mi sento da Dio, libera, leggera, pulita dal sporco della fatica di vivere.
Chissà quale meraviglioso disegno apparirebbe se la bacchetta di un direttore d’orchestra scrivesse.
Senza la musica per decorarlo il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette.
È notorio, la vita è fatta anche di scienze esatte, si dice che la matematica non sia un’opinione e si riflette sulle nostre quotidianità con numeri semplici ed incontrovertibili. A volte questi compartimenti diventano troppo stagni e ci avvolgono fino a soffocarci. Già, è così. Avvilente nella sua infallibile precisione. Le note della musica, così precise e perfette, invece, sprigionano spazi illimitati, ricordi già vissuti e presenti, sogni che verranno. La musica non è affatto una scienza esatta e non è fatta di numeri, ma di sogni irripetibili, emozioni passate e future. È fantastica la musica, ci salva ogni qualvolta le sue “onde” si riversano su di noi e con grande stupore vediamo il mondo con occhi diversi da prima.
La musica del mare la possono suonare solo le onde.
La musica non ha pietà, riesce a smascherarti, sradicarti e curarti con la sua luce.