Daniele Retto – Filosofia
Da pensatore scrissi delle verità che speravo fossero bugie!
Da pensatore scrissi delle verità che speravo fossero bugie!
Quando ti senti in grado d’insegnare è tempo che incominci ad imparare.
Non sei stanco di essere quello che sei sempre? Lascia perdere la staticità, sii libero, sii acqua! Lascia che il tutto scorra e dimenticati delle regole fisse.
Come posso esserne sicura, potrei congetturare in base a falsi presupposti. In realtà questo non lo sto facendo io. La mia non è altro che una valutazione fisica, a differenza delle illusioni generate dal desiderio di potere, perché l’energia che un corpo sprigiona è uguale alla sua massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce. Se Dio ha commesso un errore di calcolo dell’essere, e quindi di previsione, valutando che questa energia immessa in tutto l’universo gli avrebbe raddoppiato l’energia, la vita, e la durata del tempo (augurandosi quasi che fosse maschera, un’apparenza e un vestito da lui generosamente donati, e quindi ben poco, gli sarebbe andata anche bene), questo sarebbe vero solo per un periodo. L’energia aggiunta alla luce che già c’era, insieme si consumeranno e annulleranno a vicenda, fino allo Zero. Quello che accadrà dopo per il momento è speculazione teorica, ma qualche segnale si potrebbe già intuire. E come pensa di evitare un risultato delle leggi matematiche cambiando e ribaltando l’apparenza, sperando che con una sorta di legge del contrario possa invertire il risultato? Una legge per domarle tutte? Non è il suo campo, non riuscirebbe a farlo neanche dopo tutto lo spirito che si è ingurgitato. Come si sogna di cambiare adesso (tardi) gli effetti, se prima non aveva pensato di frenare la causa?
Una mente chiusa non sa di avere sopra di sé un cielo aperto.
Il cerchio è, solo se in movimento. È esempio, di uno spazio di tempo.
Filosofia: l’inutile che assurge all’indispensabile.