Daniele Tartaglione – Ricordi
Forse sono morto e questo è l’inferno. Forse quei bei sogni che faccio sono solo ricordi.
Forse sono morto e questo è l’inferno. Forse quei bei sogni che faccio sono solo ricordi.
Tutto ciò che arde va alimentato. Anche la più potente delle fiamme se non viene nutrita si spegne.
Per un attimo si sentì pericolosamente in bilico tra le sue braccia. Sentì nell’anima una strana sensazione mista un nostalgico dolore, qualcosa che non sentiva da molto tempo o forse non aveva mai conosciuto, ma solo sognato, un qualcosa che ormai da tempo il suo cuore aveva dimenticato.
Sono istanti effusi nel tempo Come cerchi di fumo nel vento In una notte d’estate i nostri anni passati.
Roba strana i ricordi: talvolta li vedi arrivare di corsa, straripano, sommergono un oggi diverso. C’è quando si avvicinano piano, sottovoce, sussurrano un istante lontano, timidi cominciano a seguirti. Vicini, troppo vicini da mescolarsi alla tua ombra sorridono, ti accarezzano, poi fingono di andar via.
I miei ricordi più belli sono racchiusi nelle pazzie che ho fatto nell’arco della mia vita.
Quando odiare è un abitudine, la solitudine diventa di routine.