Daniele Tortorella – Tempi Moderni
Mi chiedo a cosa servono le parole, se poi non siamo mai creduti o addirittura presi per pazzi. Tanto vale scrivere un messaggio almeno occhi non vedono e cuore non duole.
Mi chiedo a cosa servono le parole, se poi non siamo mai creduti o addirittura presi per pazzi. Tanto vale scrivere un messaggio almeno occhi non vedono e cuore non duole.
La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un criminale patologico.
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Semaforo. Lampione pubblico molto timido: arrossisce non appena ci si avvicina.
Il poveraccio che chiami così è magari un padre che sta lottando contro tutti per poter lavorare e rendere felici i propri figli, la ragazza che chiami anoressica sta cercando di mangiare e non di vomitare, la signora che chiami vecchia sta tentando di farsi accettare non per le rughe ma per l’esperienza che ti può raccontare come si raccontano le storie di vita, il ragazzo gay non è un diverso ma è colui che riesce a mostrarsi al mondo per quello che è, senza vergogna. Se non sai nulla di loro, osservali, aprendo gli occhi e non la bocca.
Se due uomini sono d’accordo su tutto, puoi star sicuro che solo uno dei due sta pensando.