Dante Alighieri – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Ahi serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello!
Ahi serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello!
In un paese con i nervi a pezzi basta poco a far nascere nuovi pazzi. Ma sarebbero poi veramente dei pazzi?
Posso solo dire che l’Italia del Cattaneo è quella che conserva qualche probabilità di salvarsi da questo degrado politico, culturale, morale, economico. E l’Italia del Cattaneo è quella Cisalpina. A nord del Po, e forse anche in Emilia, esistono tracce di coscienza civile e anche di classi dirigenti sane. Poi c’è un’Italia centrale, quella toscana e umbra e marchigiana, che conserva le sue peculiarità, i suoi caratteri spiccati che affondano le radici nell’Italia comunale e rinascimentale. Il resto è un disastro che non saprei come salvare. Del resto Cattaneo ci tentò, andò a Napoli e resistette qualche giorno. Poi si arrese e se ne tornò nella sua Lugano, nella sua Svizzera.
Dietro una lingua ci sta una letteratura, e dietro una letteratura c’è un gusto, una civiltà. E l’Italia è grande perché vuol essere europea, non perché vuol vivere una sua gretta vita di provincia: quando si parla di romanità, si esprime con tale parola questa aspirazione all’influenza universale, non solo nel campo politico, ma anche nel campo culturale.
Condividiamo l’Italia.
[…] E ‘n la sua volontade è nostra pace:ell’è quel mare al qual tutto si…
Ciascun confusamente un bene apprendenel quale si queti l’animo, e desidera;per che di giunger lui, ciascun contende. (Purgatorio XVII 127)