Dante Alighieri – Sorriso
[…] E di sùbito parve giorno a giornoessere aggiunto, come quei che puoteavesse il ciel d’un altro sole addorno.
[…] E di sùbito parve giorno a giornoessere aggiunto, come quei che puoteavesse il ciel d’un altro sole addorno.
Io amo sorridere, come fanno i neonati che sorridono alla vita perché vogliono imparare ad amarla, come i grandi che hanno verso i piccoli un sorriso di speranza. Odio quei i sorrisi pagati e preparati della pubblicità dei dentifrici, che al massimo possono farti pensare che ci sono persone che avranno speso un patrimonio dal dentista e magari si rifanno accecando la gente con i loro bei denti bianchi per poi derubarla!. Un sorriso può far volare anche la fantasia, abbondare in una risata, bisognerebbe istigare a sorridere, è proprio un peccato perdersi tanti diversi sorrisi…
Non mi aspetto niente dagli altri. Parole, amore, amicizia, rispetto, comprensione; sono cose che devono nascere spontanee. Nulla è per forza. Non mi aspetto niente dagli altri e non voglio niente di più di quanto sono disposti a darmi; nel bene e nel male. Questo è quanto. Ma lascio sempre la porta del mio cuore aperta per quel qualcuno che volesse entrare, sono lieta di dirgli che è il benvenuto.
È questa l’ora che volge al desio…
Sorridere non significa essere “felici”. Ci sono sorrisi che nascondono “cicatrici”.
Sorridi. È una brutta giornata, non una brutta vita.
Il sorriso è una finestra aperta alla vita, e da lì che l’anima respira.