Siamo tra gli animali, coloro che vorrebbero vivere, la pretesa al mondo, dove nulla viene concesso altro che la sopravvivenza; darei un senso alla mia vita, solo condividendo ai moribondi la morte, questa, la suprema notte, oltre ogni misera sorte.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Qualcosa che rode dentro fa star male colui che opera il male.
Perché ciascuno di essi nella infinita serie dei numeri o naturali o dispari, si trova essere il primo della serie dei molteplici che si cancellano o altrimenti sono segnati nella operazione del vaglio di Eratostene.
Cosa si può fare quando a bloccare la tua felicità è la felicità stessa?
Più si spazia, più s’impara.
Tutto scorre, niente sta fermo.