Dario Amadei – Libri
Nei libri non c’è scritto ciò che dice l’autore, ma quello che ci legge il lettore.
Nei libri non c’è scritto ciò che dice l’autore, ma quello che ci legge il lettore.
I miei vecchi nemici non mi hanno battuto: questo, anzi, sarebbe il momento preciso di vendicarmi sui loro discendenti. Potrei farlo, nessuno potrebbe impedirmelo… Ma a che scopo? Non ho voglia di colpire. Non mi sento neppure di alzare una mano. Si direbbe che io abbia lavorato tutti questi anni solo per far mostra, in ultimo, di un bell’esempio di magnanimità. Ma non è così, no: è che ho perduto la facoltà di godere della loro distruzione, e son troppo pigro per distruggere senza motivo.
Naturalmente la città non va a dormire con Lazzaro Santandrea. Anche se i maligni dicono che mezza città è andata a letto con lui. E il Bunker, la sua trappola per tope di via Washington, solo nel Duemila è stato visitato da un numero imprecisato di gnocche agnostiche che chiameremo X, decise a lasciarsi convertire. Questo si chiama sesso, talvolta divertimento, raramente amore, solitamente solitudine affollata.
Com’è intelligente quello scrittore quando dice ciò che io ho pensato per tutta la vita.
Il calendario è un’invenzione degli uomini; per lo spirito, il tempo non esiste.
Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta.
Un buon autore è come il caffè, che sia lungo, corto, irish, corretto o alla napoletana, ciò che conta è il chicco buono.