Dario Pautasso – Verità e Menzogna
Tutto quello che diciamo o scriviamo finisce sulle nostre labbra o sui nostri fogli per il bisogno incontentabile che abbiamo di crederci noi stessi. Nulla più.
Tutto quello che diciamo o scriviamo finisce sulle nostre labbra o sui nostri fogli per il bisogno incontentabile che abbiamo di crederci noi stessi. Nulla più.
Alcune bugie sono un scudo per proteggere la vulnerabilità del cuore. Sono una sorta di doppia pelle per nascondere eritemi di tormento e sopravvivere con metastasi d’illusione.
Il metodo storico di soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
L’indifferenza è più comune dell’aria e più inutile della droga.
L’incredibile, spesso, per la folla va più del vero, ed è più credibile.
L’uomo è il computer più straordinario di tutti.
Cristo vuole segnare il nemico del suo male come se fosse lui stesso e dare il suo corpo ai discepoli, i vampiri, perché ne traggano la vita immortale. Vendicatosi del destino che vuole evitare, dando le sue proprie colpe ad altri, lupo famelico e maschera di volti altrui. Spreme l’universo sino all’ultima stella, fuoco ed acqua col quale è costruito e sorretto lo spazio. Aggiungere altra carne è dannoso. Un altro elemento fatto ingurgitare al cosmo, e il padre celeste è convinto di aver raggiunto l’eternità per i suoi? Amore cieco di padre, e forse di pazzo. Il cinque, il messia, vuole diventare sei divorando l’Acqua, o forse, chissà, lo è già. Ma è anche la sua politica: avere i numeri non basta. Il padre ha avvertito, quindi non ci si dovrebbe lamentare? Dio stesso è stato avvertito, ma dall’alto del suo piedistallo, vede solo le virtù che può aggiungere a se stesso, ignorando che proprio questo lo condanna a morte, e non altro. La natura non segue mai i desideri. Due bianchi e due neri, un universo che ora si consuma da solo, vita ridotta drasticamente alla quale non ne seguirà più nessuna.