Dario Piscitta – Morte
Potrò mai dirti addio un giorno… te ne sei andata cosi presto e non mi hai lasciato il tempo di dirti addio.
Potrò mai dirti addio un giorno… te ne sei andata cosi presto e non mi hai lasciato il tempo di dirti addio.
Prima quando moriva una persona stimata si scriveva “è morto un buono”, adesso invece aggiungono al “buono” “a nulla”, i buoni non servono, se non a far vivere meglio i furbi.
Viviamo in una società dove la gente s’ammazza e ammazza con una facilità mostruosa. Ormai si sta perdendo il senso della vita.
Se la vita è una lacrima, speriamo che la morte sia sorriso.
Solo col tempo ci si rende conto che non amare è un lungo morire.
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Qualcuno si era impossessato della penna e aveva iniziato a scrivere il suo destino. Dopodiché quando la noia aveva avuto la meglio e smise di usare la penna, i fogli di quel quaderno rimasero bianchi, come la bara nella quale riposerà per sempre, per colpa di un Dio che aveva deciso di non continuare quella storia.