David Grossman – Libri
Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe tra le piastrelle.
Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe tra le piastrelle.
Carlo M. Cipolla ha scritto, per gli sciocchi, un libro sulla stupidità; i lettori intelligenti invece possono studiare la stupidità leggendo gli altri suoi libri.
Questa è la mia vita, fissata con morsetti di acciaio al ventre di mia madre e poi proiettata nel nulla come la corda usata dagli indiani per tendere le trappole. Non faccio che tagliare e riannodare la corsa. Mi arrampico e scivolo giù. A mantenere la tensione è la tensione stessa, la spinta fra ciò che sono e ciò che posso diventare. È il tiro alla fune fra il mondo che eredito e quello che invento.Non faccio che tirare, che aggrapparmi disperatamente alla vita, non importa se la fune comincia a sfilacciarsi. Sono così avviluppata su me stessa, come una felce o un’ammonite, che quando mi dipano anche il reale e l’immaginario si dipanano insieme a me, così come insieme sono saldati: fibre della vita annodate una all’altra nel tempo.
Jack, non c’è bisogno di aver paura della morte: la morte è un evento molto più comune della vita. Tutti muoiono, ma non tutti vivono veramente. La morte non è la più grande paura che dovresti avere. La tua più grande paura dovrebbe essere rischiare di non essere davvero vivo. Ciò che ha importanza è come vivi, Jack, persino nella morte.
Scrittore dovrebbe diventare soltanto colui che ha già delle entrate fisse o chi è un masochista incallito.
Se Dio non avesse voluto che l’uomo volasse, non gli avrebbe regalato i libri.
Lui andò a ovest, e io a est. La cosa, detta così, può sembrare divertente. In realtà vissi il dilemma di non saper dare un senso né alla sua mancanza né alla sua presenza. Ero malata, come tante altre persone che non sanno d’esserlo, e pensano che al mondo si esista per soffrire, essere stupidi, o lottare per una causa, o rimbecillirsi di lavoro.