David Grossman – Libri
A volte tocchi contemporaneamente il punto dove provo dolore e piacere.
A volte tocchi contemporaneamente il punto dove provo dolore e piacere.
Se Dio non avesse voluto che l’uomo volasse, non gli avrebbe regalato i libri.
I segreti più impenetrabili sono nascosti in bella vista.
Andò giù bene, ci voleva proprio. Naturalmente era da codardi sforzarsi di dimenticare l’incomprensibile, però necessario.
Non è altro questo, se non il tempo automutilato delle “letture di massa” tanto frammentarie quanto decontestualizzate. E possibilmente, senza toccare un vero libro.
Nel mio sistema, la forma dei chorus del blues è limitata dalla misura delle pagine del notes da taschino su cui li ho scritti-come il numero prestabilito delle battute nei chorus del jazz-blues-, perciò a volte il senso delle parole può, o no, proseguire da un chorus all’altro, proprio come il senso della frase musicale nel jazz può, o no, estendersi armonicamente da un chorus all’altro, col risultato che, in questi blues come nel jazz, la forma è determinata dal tempo oltre che dallo spontaneo fraseggiare e armonizzarsi del musicista col battere del tempo che si accavalla e si accavalla in chorus misurati. Insomma deve essere tutto un continuo ad lib. in ogni chorus, altrimenti la ciambella riesce senza buco.
All’orizzonte vide la luna piena. Dio l’aveva lasciata cadere lì, ne era certo, per ricordarci quanto fosse minuscolo il posto che occupavamo su questa Terra. Per ricordarci che le cose belle sono fuggevoli.