David Hilbert – Scienza e tecnologia
Si può misurare l’importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti, reso superfluo da esso.
Si può misurare l’importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti, reso superfluo da esso.
La cosa triste, a proposito dell’intelligenza artificiale, è che le manca l’artificio e quindi l’intelligenza.
Anche se un giorno la scienza riuscisse a spiegare tutto, ci sarebbero comunque credenti in Dio, perché ciò che spinge gli uomini a credere in questo essere immaginario non sono i vuoti della scienza, ma il bisogno infantile di sentirsi creati e amati da qualcuno, di essere stati scelti per uno scopo superiore.
Con ostinata, presuntuosa saccenza, affermano che se non c’è acqua non può esserci vita.Scordano forse che la vita nacque dal fuoco, o ne hanno timore!?
Non è la tecnologia a rendere la gente idiota. La gente idiota rimane tale anche senza tecnologia.
Gli scienziati dovrebbero avere il culto della ragione; eppure, di norma trincerandosi dietro l’adusata argomentazione delle aree di competenza, trovano anche loro uno spazio per credere.
Anni luce, spazio-tempo, plank, quark.Esistono contesti dove le misure diventano talmente relative da far scemare la conoscenza popolare delle nostre unità di quantificazione.Inconcebibile dall’universo femmineo dove per 3/4 centimetri in più farebbero rivoluzioni.