Davide Barbagallo – Tristezza
Lascia che il dolore scivoli su di te, come la neve sui rami di un salice.
Lascia che il dolore scivoli su di te, come la neve sui rami di un salice.
Cosa mi rimane del tempo e dell’energia impiegati ad amarti…la consapevolezza che tutto ha un limite, tranne il dolore!
Sono come un cane. Lascio le mie tracce dappertutto. E sono pure senza sacchetto.
Per qualche motivo strano capita che, pur avendo molte persone intorno, ti senti sola, ti guardi intorno e vedi molte persone ma non ne senti il calore, vedi molti occhi ma non ti senti osservata, vedi molte mani ma non senti le carezze, forse perché tutto ciò non basta a colmare la mancanza di chi ami.
Ho sempre saputo che nulla è per sempre, in fondo tutto finisce, ma ogni volta ho sempre sperato che almeno durasse per un bel po’. Ogni volta invece sono rimasta delusa, spiazzata, a pezzi, sanguinante e senza più lacrime. Ogni volta ho pregato che fosse diverso, ogni volta ho cambiato me stessa, pensando che il problema fossi io. Ho pregato un Dio di cui dubito l’esistenza di essermi accanto nei momenti difficili, ma in fondo è sempre stato tutto inutile, come questa volta.
Il pianto è il rifugio delle donne brutte, ma la rovina di quelle attraenti.
Ho ucciso parti di me stesso cosi tante volte per dimenticare qualcosa che mi faceva più male.