Davide Capelli – Anima
Non erano gli altri che non capivano, ero io che non parlavo la loro lingua. Parlavano di guerra, di potere, di denaro. Io parlavo d’amore, di gioia, di Dio.
Non erano gli altri che non capivano, ero io che non parlavo la loro lingua. Parlavano di guerra, di potere, di denaro. Io parlavo d’amore, di gioia, di Dio.
L’anima non conosce solitudine. Anzi, lo stare soli consente all’anima di espandersi fino a colmare…
Già fin d’allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l’incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l’autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talatra come segno di merito.
La bellezza è in ogni essenza dell’anima, basta saperla cogliere.
Ciò che la sofferenza costruisce nella tua anima, sono la forza di affrontare tutto ciò…
Nessun suono viene a svegliare questo specchio buio che son io.
Come fai a dimenticare chi ha dato vita al battito del tuo cuore, e scosso l’anima, come si fa?