Davide Capelli – Sogno
Chi non ha il coraggio di lottare per i propri sogni non merita nemmeno di sognare.
Chi non ha il coraggio di lottare per i propri sogni non merita nemmeno di sognare.
Abbi cura di me perché io non ci riesco.
Piove… sento il profumo dell’erba bagnata, il prato si accende di un verde più intenso. Piove e il mio cane odora di buono, di natura selvaggia. Piove su boschi incantati, su funghi e castagne… piove e germogliano i semi dei fiori, si lavan le viti e gli acini d’uva. Piove su me in mezzo al cortile… Piove… e sento la vita che nasce.
Ho sognato che eravamo io e te e c’erano anche i nostri occhi, sì, gli occhi; poi, ricordo che sono apparse le mani come carezze dirette dagli occhi. Questi occhi sembrava fossero direttori d’orchestra e nell’armonia sentivo un suono, un ritmo, si, un crescendo di percezioni… sospiri. Ricordo, ancora, che i sospiri conducevano la dolcezza delle carezze come petali sfiorati dal vento e, poi, ricordo un divenire di colori in un susseguirsi di intensità: luce nella luce. Le parole delle labbra scandivano sintonie celebrali come fossero fiocchi di neve in un inverno di sole.
L’amore ha bisogno di noi.
Nel sesso c’è quel desiderio consciodi usare un corpo senz’anima né cuore.
Ci tenevo da morire a certi sogni, e infatti rinunciandoci è morta una parte di me stessa. È stato come smettere di fumare: subito ho provato una grande astinenza, ed è stata dura; ma ancora più dura è stato guardare il mutamento che hanno subito le mie credenze.