Davide Capelli – Tempi Moderni
C’è sempre un fondo di solitudine e infelicità in chi è “on line”. Se hai al fianco la persona giusta non ti dovrebbe nemmeno passare per la testa di essere “on line”.
C’è sempre un fondo di solitudine e infelicità in chi è “on line”. Se hai al fianco la persona giusta non ti dovrebbe nemmeno passare per la testa di essere “on line”.
Mi sono incontrato con me stesso e non mi sono riconosciuto… avrei giurato di essere un altro.
Esistono persone talmente false che passano la loro vita autoconvincendosi di essere sincere.
Vedo zombie aggirarsi per le vie semideserte della mia città, sguardo chino, passo rapido ma incerto, con il pollice opponibile perennemente in movimento su dispositivi elettronici. Incrociano altri zombie come loro, ma non si vedono, i loro occhi riflettono esclusivamente luce artificiale, non conoscono il cielo. Corro a comprare un’ascia, non si sa mai.
Con i social abbiamo ripreso a scrivere, con google abbiamo dimenticato come si fa.
Viviamo in un mondo di icone costruite, di idoli plastificati. Ti mancano le tette? Basta scegliere la misura, la forma e il chirurgo. Le labbra sono sottili? Una punturina e siamo a posto. Sei senza cervello? Arrangiati, per quello, per fortuna, la plastica non aiuta.
Mi spiace ma non riesco sbattermene come fanno molti, preferisco soffrirne, almeno so che il mio cuore batte ancora e che sono vivo.