Davide Cericola – Politica
Non so se avere più paura di una dittatura violenta, oppure di una democrazia basata sull’ignoranza.
Non so se avere più paura di una dittatura violenta, oppure di una democrazia basata sull’ignoranza.
Per troppi ormai è diventato più importante trovare parole convincenti per sapersi difendere e poter replicare alle contestazioni piuttosto che preoccuparsi di fare bene il proprio lavoro.
Cara sinistra, quando per fare a botte con qualcuno si porta con noi il compagno più grande, il compagno vince per noi, ma noi abbiamo perso. Ed il nostro compagno più grande potrà ogni giorno che vorrà chiederci di restituire il favore fatto. E verremo considerati vigliacchi oppure spregiudicati, comunque sempre inaffidabili, sia da chi abbiamo fatto menare che da chi per noi ha menato.
Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d’altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
I veri cristiani sono solo persone che hanno bisogno di un dio per capire che fare il bene del prossimo non è per forza controproducente.
Uno dei “comandamenti” del pd è: “meglio avere un magistrato amico in terra che un santo in paradiso”.
“Con la cultura non si mangia.”Di sicuro se noi siamo colti voi non mangiate.