Davide Cericola – Tempi Moderni
La scuola deve insegnare i valori e la cultura, la conoscenza e il senso critico, la capacità di saper fare nella vita.Oggi quello che si impara a scuola è solo a copiare… e non ce l’insegnano i professori.
La scuola deve insegnare i valori e la cultura, la conoscenza e il senso critico, la capacità di saper fare nella vita.Oggi quello che si impara a scuola è solo a copiare… e non ce l’insegnano i professori.
È quando una verità inizia ad essere accettata e ritenuta ovvia che i grandi iniziato a dubitarne.
Gli animali sono pressoché perfetti nella loro inconsapevolezza. L’uomo, invece, che vanta consapevolezza sta distruggendo tutto. È spesso deluso, triste, incoerente. E l’intelligenza? I primi della classe creano le basi del dispotismo, ogni progresso scientifico procura un regresso umano e civile dieci volte maggiore. Io, sinceramente, faccio fatica a capirci ancora qualcosa. Non riesco a provare meraviglia per una persona perfettamente efficiente, ci deve essere un tarlo di imperfezione perché l’uomo mi stupisca ancora piacevolmente.
L’emozione della prima volta all’iscrizione su Facebook: tutto nuovo, tutto così elettrizzante. La novità si sa rende l’uomo ladro, ma purtroppo non è mancata la delusione dietro l’angolo: tutte queste maschere, tutta questa falsità, l’arrivismo e il cinismo del protagonismo, essere qualcuno conta più dell’essere vero, un mondo assurdo, un mondo che non fa per me.
Uno dei vantaggi del bowling rispetto al golf è che raramente si perdono le bocce.
C’era una volta l’uomo: versava da bere prima alla donna, poi ad altri. C’era una volta l’uomo: apriva la portiera dell’auto, facendo accomodare la donna. C’era una volta l’uomo: aiutava a sognare i propri figli, accompagnandoli nel momento del bisogno. C’era una volta l’uomo: rispettava la donna, proteggendola, dandole conforto in ogni istante. C’era una volta l’uomo: usava galanteria e nobiltà d’animo verso il prossimo. C’era una volta l’uomo, appunto!
L’umanità è come il disegnatore esperto che, asservito alle regole della propria disciplina, ha dimenticato l’essenza e la semplicità del suo tratto infantile.