Davide Gentile – Poesia
La poesia è una cane sordo che abbaia alle campane nella sua testa.
La poesia è una cane sordo che abbaia alle campane nella sua testa.
L’ambizione, tenendo discordi i mortali, è lei che mette la firma o sotto i suoi favori o sotto il suo odio.
La poesia è amore, quell’amore che distingue il cuore da molti altri, e l’espressione di un anima avvolte inadatta a questo mondo fatto non solo cattiveria e falsità, e basato sulle cose materiali in generale.
La sensibilità che diviene poesia abbraccia la vita in tutte le sue malinconiche o agrodolci manifestazioni. È difficile scrivere nell’attimo in cui sei felice, sei impegnato a viverlo e basta, il momento successivo in cui lo vedi scivolare dalle tue dita è il “momento” della poesia per chi non può farne a meno. Ed in questo senso lo trasfigura, trasportandolo in una diversa dimensione, quasi a staccarlo da noi stessi e a vederlo con occhi diversi.
Scrivo a tempo di cuore.
Mi son plasmata di poesia, così che il tuo cuore possa leggermi. Sono divenuta metafora per nascondere ciò che sento, ma tu riesci a trovarmi ovunque. Sai leggere tra le righe del mio cuore, tra gli intagli della mia anima.
È la vita che hai dentro che porta a fare poesia, e non ci saranno mai parole a far tremare il tuo cuore se non le hai già dentro.