Davide Massimiani – Libri
Se non scrivo, soffro. Se scrivo, soffro ciò che scrivo. Se non sono inspirato soffro il non poter scrivere. Se lo sono soffro per sillogismo.
Se non scrivo, soffro. Se scrivo, soffro ciò che scrivo. Se non sono inspirato soffro il non poter scrivere. Se lo sono soffro per sillogismo.
Tutto è racconto, Martìn. Quello che crediamo, quello che conosciamo, quello che ricordiamo e perfino quello che sognamo.
Ma qualcosa mi manca. Ti ricordi? È sempre stato così, lo sento da come respiro la vita.Sento che mi manca come se mi fosse già appartenuta e qualcuno me l’avesse portata via.Ma non so esattamente cos’è. C’è chi cerca l’altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso.
Eppure tale è il corso degli eventi che muovono le ruote del mondo, che sono spesso le piccole mani ad agire per necessità, mentre gli occhi dei grandi sono rivolti altrove.
I libri più vecchi, per chi non li ha letti, sono appena usciti.
Io amo Primula. Non posso parlare con lei, e sento questa mancanza come uno strappo, un dolore senza fine. Non mi bastano e non le bastano i gesti, le carezze, gli sguardi: tutto ciò è di una dolcezza animale che riempie solo una minima parte dello spazio comune: come un continuo rispondere senza domande. Come se per dipingere avessi tutto tranne i colori.
“Il re è morto.” Quando glielo dissero non avevano idea, non potevano averla, che Jeoffrey non era solo il suo sovrano. Era anche suo figlio.