Delia Viscusi – Figli e bambini
Vorrei dire alle ragazze incinte, che sono in difficoltà, che i figli già le chiamano mamma, solo che non riescono a farsi sentire…
Vorrei dire alle ragazze incinte, che sono in difficoltà, che i figli già le chiamano mamma, solo che non riescono a farsi sentire…
Il tratto che contorna gli occhi di un bambino o di un figlio che sorride al proprio genitore “dovrebbe incidere” nell’anima di quest’ultimo quell’alfabeto sonoro, (comprensibile solo a loro), composto di gesti, istanti, sguardi, pianti di gioia, che elimina e cancella in un istante tutto ciò che nella vita ci sembra insuperabile ed inaffrontabile.”Il sorriso e l’amore di un bambino o del proprio figlio è l’antidoto a tutti i mali dei mali; noi stessi! Con i nostri limiti, frustrazioni, tormenti ci avveleniamo la vita che ci è stata concessa e che, nel frattempo, è scappata via”…
– Ti voglio troppo bene, veramente.- Io non riesco a dirtelo quanto te ne voglio…- In che senso?- Non trovo le parole…- Nemmeno io te trovo, ma continuo a dirti semplicemente ti voglio bene.- Anche io te lo dico e ridico sempre: ti voglio bene!
Anche se tu arrivassi solo un attimo prima del mio ultimo respiro, anche se ti percepissi appena, con la nebbia negli occhi, anche se ti stringessi la mano più col pensiero che con la forza, anche se in quell’attimo mi si strappasse il cuore per l’immenso vuoto che ci ha divisi, tu resti sempre mio figlio, ed io tuo padre, da quando non ti ho visto nascere a quando forse mi vedrai morire.
Una famiglia senza mitologie sarebbe come un cielo senza stelle, un buco vuoto e inquietante.
Non riuscirò mai a smettere di dirti quanto ti amo figlio mio. Un giorno quando crescerai forse non ascolterai più la mia voce. Ma sono sicura lo sentirai nel cuore, perché il mio amore te lo griderà dentro.
Non è grave se i bambini non ti conoscono: lo è se tu non li conosci.