Delia Viscusi – Tristezza
Perché chi non ha i denti ha tanto pane e chi ha i denti il pane non ce l’ha?
Perché chi non ha i denti ha tanto pane e chi ha i denti il pane non ce l’ha?
Sono un puntino nel mondo, forse è per questo che nessuno mi vede.
La brevità della vita, tanto spesso lamentata, potrebbe forse essere quel che la vita ha di meglio.
Tutti dicono che il dolore aiuta ad essere o a diventare più forti. Lo dicono come se questo potesse rallegrare la persona che hanno difronte. Lo dicono ignorando ogni volta che questa è stata distrutta. Pensano che possa consolarla. La maggior parte delle volte funziona devo ammetterlo, ma per me no. Sono più forte è vero. Ma darei tutta la mia “forza” per avere un briciolo della serenità d’animo che hanno le altre persone. Vorrei far capire loro che non ne vale la pena e che non sempre la forza è abbastanza come riscatto.
Gocce salate indesiderate fermate al loro sgorgare: contengono tutto quello che non riesco a dire e non voglio rammentare. Gli occhi infuocati bruciano sotto le palpebre ballerine, un tremore che non si vuol fermare.
Non so se ti è mai capitato di sentirti sola, di trovarti di fronte a te stessa e non riconoscere neanche la tua immagine.
Un altro giorno se n’è andato, piatto, insipido nel suo vuoto, senza novità, senza nessun tipo di sussulto, come del resto lo sono tutti i giorni, in attesa di novità, aspettando quel cambiamento che ti scuota la vita, distogliendoti da quella sua, solita, routine quotidiana, nella speranza che questo avvenimento sia sempre dietro l’angolo di ogni giorno, in agguato, pronto a colpirti, ma tu sei lì che speri, speri, e ancora speri, ma intanto i giorni passano uno dopo l’altro, soliti, simili a se stessi, andando però comunque avanti, domandandoti se mai qualcosa realmente avverrà, ma forse chissà, magari prima o poi…