Democrito – Poesia
Qualunque cosa un poeta scriva con entusiasmo e ispirazione divina è bello.
Qualunque cosa un poeta scriva con entusiasmo e ispirazione divina è bello.
I poeti bussano ai cuori dove non fa giorno. Aprono porte altrimenti chiuse svelano giardini nascosti, solitudini infinite. I poeti sono gigli disseccati lunghi fili di vento che vibrano su desideri imprigionati. I poeti suggeriscono colori ai pittori e il mondo si tinge d’azzurro e di bianco. Il bianco delle stanze dove giocano i bambini l’azzurro delle soffitte dove sognano i sogni e si riposa la luna. I poeti sono mendicanti per strada e la moneta che tu lasci nelle loro mani diventa un sole di rame che incendia la notte. I poeti sono musiche gitane un canto di rane nel caldo meridione. I poeti sono versi in prigione.
I cosiddetti scrittori e i cosiddetti poeti sono tutti presi della boria di sé.
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
Preferisco che la mia poesia venga sepolta in periferia, che vederla come osceno compromesso, tra miseria e perbenismo. Preferisco che mi ascolti un solo orecchio stanco, che centomila orecchie avide pronte ad usurparne passione, preferisco l’ardore del rivoltoso, che la scienza occulta del potere. La periferia è l’intera poesia, l’aristocrazia e il privilegio solo la maschera.
La bellezza della poesia è nelle atmosfere di sogno ed emozione che riesce a regalarci.
Satana ha costruito il mondo, i poeti lo hanno reso vivibile.