Alessandro Ammendola – Destino
Nella vita si continua ad andare avanti, anche se ti senti morire dentro.
Nella vita si continua ad andare avanti, anche se ti senti morire dentro.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
Ogni persona, anche la più insignificante, ha il potere di determinare un evento importante per sé o per un qualcosa ancora di più grande che trascenda il personale. Siamo pedoni con movenze da re, e nell’istante in cui ne prendiamo coscienza… scacco matto.
Vite che si intrecciano e destini che si uniscono, mentre mano per la mano camminiamo scoprendo che siamo fatti l’uno per l’altro come l’aria che respiriamo.
La vita è fatta di scelte che si vestono da azioni e che comportano necessarie conseguenze.
Quando supererai la paura di lasciare il porto, ti renderai conto di quanto bello è il mare.
Il tempo… giudice supremo del destino.
Viviamo la vita un po’ così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
A volte accade. E basta. Senza un se, senza un ma.
Fino a quando sognerai non sarai mai vecchio, perché la tua vita è protesa a guardare avanti.
Il mio domani avrà sempre frammenti di ieri.
La strada sbagliata non è quella che ha tanti ostacoli, ma quella che non ti porta da nessuna parte.
Spesso il destino gioca con noi barando.
Ho smesso di credere alle troppe coincidenze, nel momento in cui le spine dell’evidenza mi hanno punto l’anima.
La vita insegna che ciò che non puoi superare si può aggirare.
L’eternità non è solo nel vivere per sempre, ma è anche rendere infinito l’istante in cui ti sei sentito immortale per la sua bellezza.
Lascia che le cose nella vita accadano, forse non erano come previsto, ma semplicemente come dovevano essere.