Diego Banterle – Destino
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
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Sono stanco di voi, ora inizierò a guardarmi.
Ti lasciavi andare. Ti consegnavi a un destino che nessuno ti aveva confermato. E lo facevi da sola. Come non volessi ricordare che, qualunque fosse stato il cammino, qualunque la meta, io ci dovevo essere.
Le vie della vita.Mi perderei anche in una strada con segnalazioni ad ogni passo, figuriamoci se il pilota sono io. Quindi chi decide la sorte della vita non sarebbe così insensato da dare a me un compito simile. Potrei semmai essere la nave.
Ricorda: si può cambiare ma senza perdere noi stessi.
I ministri del faraone gli dissero: “Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola?”
E ora c’è solo bisogno di silenzio ostinato e riposo.Oggi smetto di correre e inizio a camminare,camminare lentamentea piedi nudi sull’asfalto,per poter sentire di nuovo il calore…buona fortuna… a me!
La realtà sta nel sopravviverenel stare bene, nella salutefottere fottere fotterefare quello che ci piaceio sto cercando questo e voi?
Il destino ha la consistenza delle nuvole.
Nel tuo destino ci sono tante persone… ma solo una è il tuo destino!
La realtà, come ogni situazione, il destino stesso e le conseguenze delle azioni sono come una lettera raccomandata con su scritto il nostro nome… non è importante il mittente… puoi solamente accettarla o rifiutarla… come un libro che stai leggendo e improvvisamente la storia cambia, qualcosa si modifica, puoi solo decidere di leggere le pagine successive… così nella vita bisogna girare pagina accettare quello che ci viene dato senza rimpianti.
Mi carico ormai dei crimini dei figli di Dio, secondo il volere del Padre, ma così non li salva. Se crede che alla fine di tutto potrà costruire un nuovo mondo paradisiaco con la mia carne diventata spirito, i suoi al sicuro e il Messia come dominatore, ha fatto male i suoi calcoli. Non per la legge, o per il mio verdetto, ma perché i progetti doveva farli secondo un rigore ragionevole, seguendo la configurazione dell’intero sistema, verificando attentamente cosa poteva assumere, bere, mangiare, senza danneggiarsi. Vede, allora, che il mio destino va a pari passo con il suo.
Non sempre si raccoglie ciò che si semina, certi fiori nel deserto hanno il seme dell’inferno.
Perché, oh donne, quando vi si tratta male vi innamorate e quando vi si ama scappate? Perché non avete logica?
Certo la vita è strana… e dicono che percorriamo questa strada solo una volta. Cosa ci faccio io su questa strada?
Cercherò per l’eternità quel sereno che arriva dopo la pioggia…
Che altro potrei dire, voce fuori dal coro nella sorda corsa verso il futuro, che guardare, spettatrice attonita, la loro disfatta voluta, e quella del Padre onnipotente, fuori di senno, che vuole l’amore come cibo per la Creazione, mortale forza, e bellezza, iniettata al Sistema.