Diego Banterle – Arte
Siete capaci di cancellarenon di volerealtrimentimi lascerestevivere come voglio.
Siete capaci di cancellarenon di volerealtrimentimi lascerestevivere come voglio.
Heard melodies are sweet, but those unheard are sweeter; therefore, ye soft pipes, play on; not to the sensual ear, but, more endear’d, pipe to the spirit ditties of no tone.Si, le melodie ascoltate sono dolci, ma più dolci ancora sono quelle inascoltate. Su, flauti lievi, continuate, ma non per l’udito; preziosamente suonate per lo spirito arie senza suono.
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.
La mente crea ciò che la realtà distrugge.
L’arte come l’amore ha la capacità di espandere l’anima e di salvarla.
Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo,…
La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.