Diogene Di Enoanda – Guerra & Pace
Le differenze del mondo hanno dato a ciascun popolo una diversa patria. Ma il mondo ha dato a tutti gli abitanti, capaci di amicizia, una casa comune: la Terra!
Le differenze del mondo hanno dato a ciascun popolo una diversa patria. Ma il mondo ha dato a tutti gli abitanti, capaci di amicizia, una casa comune: la Terra!
Non comprendo il perché della guerra. Se non quella di vedere l’autodistruzione dell’umanità.
Popol, che per amor d’ozio e di paneTien fede all’oppressore, è popol cane.
Il mio sogno, avere il mondo in mano e far cessare tutte le guerre la realtà, un mondo che non sa che farsene di lealtà rispetto solidarietà amore per il prossimo condivisione fratellanza, eppure siamo nati tutti dal suo ventre e bevuto tutti alla stessa fonte, ma l’egoismo e l’ingordigia ha prodotto tanti Caini e altrettanti Abele e l’umanità si è sostituita con la distruzione.
Guerra è sinonimo di distruzione, pace è sinonimo di ricostruzione.
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato”. Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l’ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati”.
Una volta si diceva che per avere la pace si doveva preparare la guerra, ma io preferisco sostenere che per avere la pace bisogna sterminare la guerra.