Domenica Borghese – Religione
Non esprimo desideri su stelle cadenti che passano nel cielo, bruciano e finiscono di esistere. I miei desideri li affido a lui che vive nell’Eternità.
Non esprimo desideri su stelle cadenti che passano nel cielo, bruciano e finiscono di esistere. I miei desideri li affido a lui che vive nell’Eternità.
Oggi pomeriggio, parlando con una mia amica, entrambe abbiamo capito una cosa, è bene parlare delle cose importanti solamente con chi fa parte di quelle cose importanti, anzi meglio, non dire assolutamente niente finché non si sono realizzati i progetti e solamente a fatti compiuti tutti sapranno. Tante sono le maschere sincere pochi i volti che ti vogliono davvero bene.
Rido poco, ma non significa che non sono felice. Le gioie preziose, nascono nel cuore e crescono nell’anima; sono nascoste come il respiro ma le senti vivere insieme a te; per proteggerle le ho affidate all’Amore dell’Eterno.
Il perdono serve a chi lo fa e non necessariamente a chi lo riceve. Perdonare significa poter guardare al futuro con maggiore serenità.
Ci sono persone che hanno paura delle difficoltà, vorrebbero vivere una vita liscia e che tutto fosse semplice, ma non si rendono conto che sono le difficoltà a far emergere il vero io, poiché è proprio nel modo in cui si affrontano e si vivono le croci che ognuno conosce realmente se stesso.
L’uomo ti guarda in faccia: il Creatore ti guarda invece nel profondo del cuore.
Il Padre da la vita della “sua” creazione per il Sole suo figlio, maschera impazzita nel desiderio di dominio, nel suo divenire. Estingue le stelle verso il nulla senza altre creazioni, termine di ogni musica… forse, perché era il figlio che amava più di tutti, e nel momento dell’estremo addio nel corso di età lunghe millenni e guerre senza fine, se ne è accorto.