Domenica Borghese – Religione
Alla fine di ogni giorno siamo solamente io, Dio e la realtà. Io che parlo a Dio e Lui che mi risponde attraverso la realtà che vivo.
Alla fine di ogni giorno siamo solamente io, Dio e la realtà. Io che parlo a Dio e Lui che mi risponde attraverso la realtà che vivo.
La vera religione è la matematica, e il resto è superstizione.
Siamo nati dall’amore per vivere, non lasciamoci condannare a morte dal mondo, c’è una libertà che si chiama verità, cerchiamola oltre le apparenze, essa è sempre vicina a noi, dietro la nostra ombra.
Impegnarsi è rinunciare a tutto ciò che non è di vitale importanza per dare priorità alla vita e ai valori. Finché passioni e divertimento sono al primo posto non si è cresciuti davvero. La domanda a cui rispondere è:”Il tempo passa, ed io con chi e per cosa sto impegnando la mia vita?”.
L’amore per una donna somiglia alla melanconica opera di Dio; anche Lui ha cercato, senza riuscirvi, di creare col vuoto e dal nulla uno splendido universo…
Forse sono fatta male io, forse do troppo peso al dolore e poco ai momenti eclatanti che compongono la vita. Forse sono “troppo piccola e ignorante” per comprendere alcuni destini, ma non riesco a vedere nulla di miracoloso e magico in quei bimbi massacrati dalla guerra. In quel bambino violentato e ucciso, colpa dell’uomo? Sicuramente. Ma perché quei “figli”? Perché non i nostri? Non è forse destino questo? Ci sono madri che continuano a chiamare, a gridare, a urlare a squarcia gola un nome che non c’è più, mentre altre abbracciano con un sorriso il proprio figlio. Davanti a questi eventi, mi riesce difficile “comprendere” il miracolo di un disegno”.
La speranza è più forte dell’ottimismo; un raggio di luce illumina ma non è la vera luce.