Pasqualino Clemente – Religione
Così come il peccato ha reso l’uomo schiavo, la grazia, l’amore e il perdono di Dio lo rende libero.
Così come il peccato ha reso l’uomo schiavo, la grazia, l’amore e il perdono di Dio lo rende libero.
Il fine della Chiesa, depositaria unica e suprema della rivelazione, resta in ogni caso quello di riassumere e risolvere la politica nella religione. Ma il fine dello Stato, di qualunque Stato degno del nome, è precisamente le stesso, rovesciato: risolvere la religione nella politica, Dio nell’uomo. Ogni Stato è anche Chiesa; l’autorità politica è necessariamente autorità morale; la storia politica si configura logicamente come “storia sacra”. I suoi fini politici sono anche morali e religiosi: comprendono e riassorbono in sé tutta la possibile morale e religione.
Non bisogna giudicare il buon Dio da questo mondo perché è uno schizzo che gli è venuto male.
Il profeta è colui che si impegna contro l’ingiustizia, la corruzione, la fame e la xenofobia.
Pasqua, sottrae l’uomo dalla nebbia e lo trasporta con le sue ali a contemplare la primavera. Non c’è atto più bello di quell’atto di risveglio di fede, di sole splendente, di cielo turchese, di amore e vita, dove il devoto, ma anche i profani, si uniscono in una nuova rinascita, di coscienze nuove, e cuori che hanno unico scopo: la pace e prosperità nel bene dell’umanità.
I santi sono persone come noi, ma l’amore li spinge più di noi.
Sii credente, sii agnostico, sii ateo, oppure sii nulla, tutto o solo ciò che vuoi essere, ma, per carità, siilo senza fanatismo o spavalderia e, soprattutto, senza insultare o dare del fesso a chi la pensa diversamente da te.