Domenica Borghese – Tempi Moderni
Alla massa di parole retoriche, senza senso né valore, preferisco il silenzio delle mie idee; immagini scritte su fogli bianchi con inchiostro nero indelebile, nate dall’amore tra solitudine e ascolto.
Alla massa di parole retoriche, senza senso né valore, preferisco il silenzio delle mie idee; immagini scritte su fogli bianchi con inchiostro nero indelebile, nate dall’amore tra solitudine e ascolto.
Oggi la tortura non è l’amore, ma la convinzione di cercare per trovare qualcosa che non esiste.
Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l’enfasi.
Ho imparato a giocare con ogni singolo dolore ridendoci su! La vita è un soffio brevissimo per sprecarla in inutili agonie dell’anima e della mente.
La vita è così, perde tutto quello che ci regala e poi si prende ciò che vuole portarsi via; a noi rimane il dono dell’esperienza, e il cammino della vita continua.
I forti usano parole buone e semplici per farsi capire anche dai bambini affinché la verità venga diffusa e che ognuno, in piena libertà, possa capirla, scegliere di accoglierla o rifiutarla. I deboli usano parole volgari o di alta cultura per sentirsi forti, per impressionare e persuadere chi ascolta la loro dialettica cercando di usare tecniche di comunicazione efficace al fine di convincere le menti altrui.
Quanti ce ne sono che per pararsi la faccia al posto del cappello dovrebbero portare le mutande.