Domenico Esposito Mito – Libri
La penna del romanziere e del poeta dovrebbe essere una pala con cui scavare nell’animo e nel cuore della gente.
La penna del romanziere e del poeta dovrebbe essere una pala con cui scavare nell’animo e nel cuore della gente.
Sto parlando di cose che non hanno nome, cose che nel corso della vita si accumulano sul fondo dell’anima, sedimenti e strati di terriccio. Se mi chiedessi di descriverteli, non saprei da che parte cominciare, non avrei le parole adatte. Solo una stretta al cuore, un’ombra passeggera, un sospiro.
“Non c’è nulla per cui la deduzione sia così necessaria come nella religione”, disse appoggiandosi con la schiena alle persiane. “Un individuo raziocinante può costruirla come una scienza esatta. Ma ritengo che siano i fiori che, più di ogni altra cosa, ci confermano la bontà della Provvidenza. Tutto il resto, poteri, desideri, nutrimento, sono indispensabili alla nostra esistenza. Ma questa rosa è un di più Il suo profumo e i suoi colori sono un abbellimento, non una condizione essenziale della vita. Ed è solo la bontà che ci concede il di più; ripeto, quindi, che abbiamo molto da sperare dai fiori”.
Perché essere onesto, in un mondo come quello in cui viviamo, significa esser qualcuno scelto in mezzo a diecimila.
Sono una stupida… lui non mi vuole, eppure… non voglio che si faccia un’idea sbagliata.
Leggo perché ogni particella del mondo mischiandosi alla mia compone la “formula” dell’esistenza.
Ghetto della droga e, per vivere di droga, il ghetto del rubare, del prostituirsi, dello spaccio. Una via verso la galera e poi, molto presto, verso la morte, quando ancora non sai cosa sia la vita.