Don Bosco – Carità
Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.
Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.
Nel momento in cui l’aiutare qualcuno diventa un danno per se stessi, non è più…
Il tuo tempo è il più bello dei miei momenti.
C’è chi crede di essere felice facendo quello che vuole, di vivere una vita a…
È nel momento in cui si accetta, in cui si fa il dono di sé, che si è sicuri della fede.
A te che giudichi le persone disabili o diversamente abili come si dice oggi. Loro vorrebbero entrare nel tuo mondo, frequentare le tue scuole, i tuoi parchi, vorrebbero sorridere dei tuoi sorrisi, prendere la tua mano per farti capire che non sono diversi da te. Non sentono il disagio della tua presenza, vorrebbero essere accettati come parte importante di questo mondo, come lo sei tu. Dove è la diversità? Se non riesci ad accettare un tuo simile in realtà il vero disabile sei tu. Tu crei la diversità, imparo più cose da persone che tu consideri disabili, da quelle cosi dette abili. Un essere umano non può essere considerato diverso da un altro, forse più o meno fortunato ma mai diverso.
La carità è borghese, è un costume rabberciato, indossato per l’occasione, squallida come un signorotto che si toglie i guanti nel bel mezzo della piazza, mette le mani in tasca e lascia scivolare qualche spiccio nel cappello del barbone, guardandosi bene dallo stringere la mano o toccarlo. La carità è una beffa, sostituisce gli stati sui diritti che dovrebbe assicurare, ma non sostituisce la dignità e assicura lunga vita ai disonesti.