Donald Miller – Tempi Moderni
Nell’era dell’informazione, l’ignoranza è una scelta.
Nell’era dell’informazione, l’ignoranza è una scelta.
Ognuno di noi, con la complicità di un sistema istituzionale in gran parte sbagliato, tende a soddisfare il proprio “particulare”, salvo poi indignarsi quando vede l’effetto della sommatoria di tutti gli egoismi individuali.
È il contatto che ci manca in una società dove si predilige il rapporto virtuale. Entri in un luogo pubblico e, mentre sei lì che aspetti, son tutti ipnotizzati davanti allo schermo del proprio Iphone. Niente dialogo, scambio di battute, tutto un botta e risposta su Whatsapp, o interminabile interagire coi giochi sui social. Pare non abbiamo più nulla da raccontarci, da inventarci. Solo un copia incolla di link da mandarci, di frasi fatte, di messaggi brevi, magari inaccessibili come codici fiscali, musica da postare, ma il linguaggio è fermo. Trovandoci uno di fronte all’altro o in comitiva ognuno guarda il proprio cellulare, pare sia lui il protagonista di ogni conversazione, sia lui a parlare per noi, più di noi. È il contatto, quello di sguardi, di sorrisi, di discorsi, è il contatto che ci manca.
Viviamo in un tempo senza amore e siamo alla ricerca di un amore senza tempo.
Una femmina si veste per farsi spogliare, una donna per sedurti.
La gente parla troppo. Soprattutto quella che dovrebbe essere la prima a tacere.
Poi ci sono quelli che hanno Twitter, Whatsapp, Facebook, ecc., ma preferiscono chiamarti e ti dicono persino: che bella, la tua voce.